TUTORIALS:
GENERALE:Horizon 2020
- In Horizon 2020 l’accesso aperto (Open Access) alle pubblicazioni scientifiche che hanno subito un processo di revisione (Peer Reviewed Publications) è stato fissato come “principio di base”, il che vuol dire che è diventato obbligatorio per tutti i progetti.
- Accesso aperto alle pubblicazioni scientifiche Peer Rewieved in Horizon 2020
- Linee guida della Commissione Europea su Open Access riguardo i dati e le pubblicazioni scientifiche in Horizon 2020 Versione 3.1, 25 agosto 2016
- Linee Guida di Open Access per i risultati di ricerca finanziata da ERC (riviste nel dicembre 2014)
- Ulteriori informazioni possono essere reperite nel “Regolamento e nelle Regole di partecipazione”, nonché attraverso le pertinenti disposizioni dell’accordo di sovvenzione (cfr. Articolo 29 “Diffusione dei risultati – Open Access – Visibilità dei finanziamenti dell’UE” del Multi-beneficiary General Model Grant Agreement, 20 luglio 2016, pp. 66-69), nonché le eccezioni di riservatezza (articolo 36), sicurezza (articolo 37), dati personali (articolo 39)).
- Un breve riassunto: Factsheet on Open Access
FP7
Nella sezione FP7, c’era un Open Access Pilot per le pubblicazioni applicabile per circa il 20% del budget e in 7 aree di ricerca dedicate. Con FP7, la Commissione Europea aveva in pratica due politiche sull’accesso aperto, l’Open Access Pilot della Commissione Europea e le linee guida dell’ERC per l’Open Access. Queste iniziative richiedono che il ricercatore fornisca libero accesso agli articoli risultanti dalla ricerca finanziata dalla Comunità Europea, entro un determinato periodo di tempo.
Open Access è la disponibilità immediata, gratuita e online dei risultati della ricerca senza le restrizioni di utilizzo comunemente imposte dagli accordi sul copyright. Open Access include i risultati che gli studiosi forniscono normalmente per la pubblicazione gratuita; include articoli di riviste peer-reviewed, articoli di conferenze e set di dati di vario genere.
L’accesso a conoscenze, informazioni e dati è essenziale nell’istruzione superiore e nella ricerca e, più in generale, per un progresso continuo della società. Un migliore accesso è la base per il trasferimento di conoscenza (insegnamento), per la creazione di conoscenza (ricerca) e per la valorizzazione della conoscenza (società civile).
Fornire l’accesso aperto alla ricerca, sia articoli di ricerca che relativi dataset, non è solo vantaggioso per il pubblico, ma anche per i ricercatori: diversi studi indicano che l’apertura aumenta le citazioni. L’apertura migliora anche la riproducibilità dei risultati della ricerca e potrebbe introdurre nel vostro lavoro un pubblico nuovo e forse inaspettato.
Maggiori informazioni:
Panoramica sull’Open Access
Ci sono due principali strade non esclusive per rendere le pubblicazioni e i dati Aperti: attraverso l’archiviazione automatica negli archivi o attraverso la pubblicazione in riviste Open Access.
Pubblicando in una rivista Open Access: puoi trovare una lista di riviste affidabili Open Access nel DOAJ. Se l’editore richiede il pagamento di una commissione all’autore (“addebito per l’elaborazione degli articoli” o APC), puoi dichiarare questo costo come ammissibile nel budget del tuo progetto. Alcune riviste ad accesso aperto ti offrono la possibilità di archiviare i dati relativi ad un articolo che invii, e ci sono persino riviste che pubblicano solo dataset e i loro metadati.
Archiviando autonomamente il proprio lavoro in archivi digitali o repository, i ricercatori possono rendere la loro pubblicazione o i loro dati “aperti”, anche se la versione finale pubblicata del loro lavoro, non lo è. Questo è possibile anche se è stato assegnato il copyright all’editore (anche se l’assegnazione dei diritti è spesso negoziabile quando lo si richiede all’editore). Alcuni archivi digitali accettano solo pubblicazioni, ma in altri è anche possibile depositare set di dati, indipendentemente dal fatto che siano collegati a una pubblicazione o meno.
L’Open Access è compatibile con il copyright, la peer review, la conservazione, il prestigio, la qualità, l’avanzamento di carriera, l’indicizzazione e altre funzionalità e servizi di supporto associati alla letteratura accademica convenzionale.
Nella sua politica Open Access H per Horizon 2020, la Commissione Europea ha esplicitamente richiesto di depositare il lavoro in un archivio digitale e di renderla Open Access (dopo un periodo di embargo se necessario) – indipendentemente dal fatto che sia stato pubblicato in una rivista Open Access o no.
Una novità in Horizon 2020 è la Open Research Data Pilot che mira a migliorare e massimizzare l’accesso e il riutilizzo dei dati di ricerca generati dai progetti. Sarà monitorato al fine di sviluppare la politica della Commissione Europea sui dati di ricerca aperti, nei futuri programmi quadro.
Pubblicare in una rivista con accesso aperto è un modo di fornire l’Open Access. Queste riviste rendono i loro articoli disponibili gratuitamente finanziando i loro servizi di pubblicazione con metodi diversi rispetto agli abbonamenti degli utenti finali. Molte riviste finanziano il proprio lavoro con l’addebito di spese di elaborazione degli articoli (APC), sebbene non tutti gli editori lo facciano e esistano enormi variazioni negli importi effettivi dell’APC.
Molte riviste tradizionali offrono anche la possibilità di creare singoli articoli con accesso aperto dietro pagamento di un APC (in questo caso sono chiamate riviste ibride). Sfortunatamente, mentre l’articolo individuale diventa così liberamente disponibile, la rivista nel suo complesso rimane ad accesso chiuso.
Gli APC possono essere inclusi nei costi del finanziamento della ricerca, quindi il denaro per l’accesso arriva attraverso il finanziatore della ricerca, piuttosto che attraverso il budget della biblioteca. Ovviamente, la fonte iniziale del denaro è spesso la stessa (finanziamenti governativi).
C’è un numero crescente di riviste ad accesso aperto e per questo la maggior parte delle discipline sono ora rappresentate. Una panoramica completa è fornita dalla Directory delle riviste ad accesso aperto, DOAJ.
Alcune riviste Open Access offrono l’opzione di archiviazione dei dati relativi ad un articolo inviato, e ci sono persino riviste che pubblicano solo dataset e i loro metadati.
Un repository ad accesso aperto è un database o un archivio virtuale creato per raccogliere, diffondere e preservare la produzione scientifica come articoli scientifici e set di dati e rendendoli disponibili gratuitamente. L’azione di depositare materiale in un repository è l'(auto)archiviazione. A seconda delle preferenze personali o delle politiche dell’editore, l’autore può rendere disponibile il proprio lavoro in Open Access o limitare (temporaneamente) l’accesso ad esso.
I repository possono essere o collegati a un’istituzione o a un dipartimento o collegati a un campo di ricerca o argomento, vale a dire Institutional or Subject Repositories.
Quando utilizzate il servizio di archiviazione di OpenAIRE, siete guidati attraverso le varie fasi e, se possibile, siete guidati verso un archivio pertinente (controlla l’elenco delle repository compatibili). OpenAIRE usa i dati dalla Directory di Open Access Repositories, OpenDOAR, e dal Registro dei Repository dei dati di ricerca, Re3data.
- I repository tematici sono archivi orientati per l’output di ricerca da uno o più domini di ricerca ben definiti. Esempi classici sono ArXiv e Europe PubMed Central. Tutti i ricercatori che lavorano in determinate aree possono fare uso di repository tematiche, indipendentemente dalla loro affiliazione o posizione geografica.
- I repository istituzionali sono quelli gestiti e curati dalle istituzioni – molto spesso una biblioteca. I repository raccolgono, curano e rendono disponibili i risultati di ricerca di un’istituzione su Internet. Di norma, il deposito è possibile solo per i ricercatori affiliati all’istituzione.
- Un repository di dati è un archivio digitale che raccoglie e visualizza i set di dati e i relativi metadati. Molti archivi di dati accettano anche pubblicazioni e consentono di collegare queste pubblicazioni ai relativi dati. Alcuni esempi sono Zenodo, DRYAD, Figshare.
Una panoramica di repository può essere trovata su ROAR, OpenDOAR, Re3data.
Se hai problemi a trovare il repository più adatto per te per favore visita OpenAIRE helpdesk . Se non hai un repository per depositare il tuo articolo allora puoi usare il repository Zenodo, ospitato dal CERN.
Open Access non costituisce una violazione del diritto d’autore e rende il tuo lavoro con accesso aperto perfettamente legale.
Gli autori stessi hanno il copyright originale sugli articoli che scrivono e gli editori hanno bisogno del loro permesso per pubblicarli. Nei contratti autore-editore, gli editori spesso chiedono il passaggio del copyright, a volte persino quando l’articolo è inviato alla rivista per la prima volta. Tuttavia, gli autori possono sempre scegliere di mantenere il loro copyright e fornire all’editore una licenza di pubblicazione.
Anche quando l’autore ha rinunciato ai diritti d’autore, è ancora possibile fornire un accesso aperto attraverso l’archiviazione automatica del lavoro in un repository. Il sito Sherpa/RoMEO offre una panoramica sulle politiche ufficiali degli editori circa l’auto-archiviazione.
Se vuoi saperne di più circa il copyright riguardo Open Access:
- OpenAIRE legal study
- JISC/SURF Copyright toolbox
- Creative Commons
- La Commissione Europea fornisce informazioni e supporto, ovvero attraverso lo European IPR Helpdesk.
- Molti Paesi hanno dedicato un sito nazionale Open Access che normalmente contiene informazioni sul copyright. Anche il tuo NOAD locale può essere di aiuto. Contattali attraverso il tuo helpdesk.
Se hai altre domande relative ai diritti sulla proprietà intellettuale
Lo European IPR Helpdesk è il servizio ufficiale sulla proprietà intellettuale della Commissione Europe ache fornisce, senza alcun costo, consulenze iniziali e informazioni sulla proprietà intellettuale e sui diritti della Proprietà Intellettuale IP) e Diritti della Proprietà Intellettuale (IPR). Il servizio è rivolto ai ricercatori e a piccole e medie imprese europee (SMEs) che partecipano ai progetti di ricerca di collaborazione finanziati dalla Unione Europea. Inoltre indirizza le SMEs coinvolte nei processi di trasferimento tecnologico internazionale.
Se hai bisogno di assistenza su uno specifico della IPR, o ti piacerebbe essere informato sugli ultimi sviluppi della IP e della R&D in Euoropa, o se sei interessato alla formazione su IPR – l’Helpdesk IPR europeo è il partner giusto da contattare.
I dati della ricerca possono essere estremamente diversi: dai fogli di calcolo, ai materiali audio-visivi e i databases, fino a i modelli 3D e le tabelle dei risultati di grandi esperimenti. Le dimensioni possono variare da una coppia di piccoli file relativi ad una specifica pubblicazione (“la lunga coda dei dati di ricerca”) a vaste collezioni di risultati sperimentali (‘big data’), i quali possono essere elaborati solo utilizzando programmi specifici.
La necessità di un’adeguata documentazione e descrizione è ovvia, così come la riproducibilità rappresenta un fattore chiave nella ricerca scientifica.
Archivi digitali specializzati come Zenodo, sono stati realizzati per raccogliere e conservare dataset di tutte le categorie, e possibilmente collegandoli alle relative pubblicazioni e progetti. Raccogliere, descrivere, autorizzare e conservare i dati, rappresenta una grande sfida e l’esperienza con il Research Data Management è diventato rapidamente un vantaggio ambito dai ricercatori e dallo staff di supporto.
La fondazione dell’Open Knowledge (Open Knowledge Foundation) ha definito gli Open Data nella ‘Open Definition’, come “leggibile dal computer, disponibile in quantità, e fornita in un formato aperto (ovvero un formato con una descrizione dettagliata disponibile grauitamente che non pone restrizioni, finanziarie o di altra natura, per il suo utilizzo) o, quanto meno, può essere elaborata con almeno un software open source.
Vedi anche: OpenAIRE Open Research Data Pilot Factsheet.
- Puoi depositare i tuoi dati in archivi di dati specifici. Alcuni archivi come Zenodo, accettano sia pubblicazioni che set di dati. Gli archivi dati ti permettono di fornire link permanenti ai tuoi set di dati, affinchè possano essere citati, collegati e tracciati. Ciò permette inoltre una versione di controllo utile a verificare la citazione. Come per le pubblicazioni, puoi concedere in licenza i tuoi dati per chiarire quale livello di riutilizzo permetti al tuo set di dati. OpenAIRE raccomanda l’utilizzo di Creative Commons CC0 Waiver o la licenza CC-BY per i dati con accesso aperto.
Una panoramica sugli archivi digitali può essere trovata su re3data.org. Si consiglia di selezionare un archivio certificato cosidetto Trustworthy Data Repository, quando questo è disponibile nella tua area tematica.
Maggiori informazioni circa il Research Data Management (RDM) e su come rendere i tuoi dati aperti:
- Webinar recording joint EUDAT-OpenAIRE webinar “Research Data Management: An Introductory Webinar” (maggio 2016)
- Webinar recording OpenAIRE webinar “Open research data and data management for Horizon 2020 projects” (giugno 2016)
- Webinar recording joint EUDAT-OpenAIRE webinar “How to write a data management plan?” (luglio 2016)
- 5th OpenAIRE workshop “Sharing research data and open access to publications in Horizon 2020” (novembre2015)
- An introduction to Open Data by the Open Knowledge Foundation
- Digital Curation Centre DCC
- OpenAIRE support, inclusi i collegamenti alle schede informative.
Maggiori informazioni sulle licenze:
- Creative Commons licenses
- DCC on licences
- Open Licenses Services
- EUDAT tool seleziona una licenza d’uso appropriata per i tuoi dati
Materiali per la fomazione sugli RDM:
L’idea centrale dietro l’Open Access è che i risultati della ricerca basata su finanziamenti pubblici dovrebbero essere disponibili al pubblico – cittadini, piccole e medie imprese, ricercatori di altre istituzioni, staff medico,giornalisti, insegnanti…
L’accesso alle conoscenze, alle informazioni e ai dati è essenziale nell’istruzione superiore e nella ricerca e più in generale per un progresso continuo della società. Un migliore accesso è alla base per un trasferimento della conoscenza (insegnamento), creazione del sapere (ricerca) e valorizzazione della conoscenza (società civile).
Fornire un accesso aperto alla ricerca, sia per le pubblicazioni che per i set di dati, non è solo è solo un beneficio per il pubblico ma anche per i ricercatori: diversi studi indicano che l’apertura aumenti le citazioni. L’apertura migliora anche la riproducibilità dei tuoi risultati di ricerca – e potrebbe introdurre nuove e forse un pubblico in atteso per il tuo lavoro.
Per maggiori informazioni sull’Open Access, visita la nostra pagina dedicata.
Informazioni utili: The Open Access Citation Advantage
Il progetto FP7 OpenAIRE ha come obiettivo di supportare l’implementazione di Open Access in Europa. Esso fornisce gli strumenti per promuovere e realizzare un’adozione diffusa delle politiche Open Access, come stabilite dalla ERC Scientific Council Guidelines for Open Access e dalla Open Access pilota lanciata dalla Commissione Europea.
I suoi successori OpenAIREplus miravano a collegare le pubblicazioni di ricerca aggregate alle informazioni di ricerca e di progetto, ai set di dati e alle informazioni dell’autore. L’obiettivo è fare attraverso il portale www.openaire.eu, l’output di ricerca finanziato a livello europeo, il più possibile a disposizione di tutti.
Questo risultato di ricerca, che si tratti di pubblicazioni, set di dati o informazioni sul progetto, non è accessibile solo attraverso il portale OpenAIRE, sono anche offerte funzionalità aggiuntive come statistiche, strumenti di reporting e widget – rendendo OpenAIRE un utile servizio di supporto per ricercatori, coordinatori e manager di progetto .
OpenAIRE fa molto affidamento su una struttura decentralizzata in cui esiste una rappresentanza in tutti gli Stati membri (i cosiddetti NOAD o National Open Access Desk) che possono fornire consulenza specializzata. Se hai una domanda su una situazione specifica di un paese, puoi contattarli. I ricercatori che lavorano per progetti finanziati dall’UE possono partecipare depositando i loro risultati di ricerca nel proprio archicvio, pubblicando con le riviste che aderiscono o depositando direttamente nell’archivio OpenAIRE ZENODO e indicando il progetto a cui appartiene, nei metadati. Le pagine dedicate a ciascun progetto sono visibili sul portale OpenAIRE. I tre obiettivi principali di OpenAIRE sono:
i. costruire strutture di supporto per ricercatori che depositano pubblicazioni FP7 attraverso l’istituzione dell’helpdesk europeo e la diffusione a tutti gli Stati membri europei attraverso l’operazione e la collaborazione di 27 National Open Access Desks;
ii. istituire e gestire un’infrastruttura elettronica per la gestione di articoli sottoposti a peer review e di altre importanti forme di pubblicazioni (pre-stampe o pubblicazioni di conferenze). Questo risultato è ottenuto attraverso un portale che rappresenta la porta di accesso a tutti i servizi a livello utente offerti dall’e-Infrastructure, incluso l’accesso (search and browse) alle pubblicazioni scientifiche e altre funzionalità di valore aggiunto (strumenti di post-authoring, strumenti di monitoraggio attraverso l’analisi di documenti e statistiche di utilizzo);
iii. ollaborare con diverse comunità disciplinari per esplorare requisiti, pratiche, incentivi, flussi di lavoro, modelli di dati e tecnologie per depositare, accedere e combinare set di dati di ricerca di varie forme in combinazione con pubblicazioni di ricerca.
50 partner, da tutti i paesi europei lavorano sul progetto OpenAIRE2020 che mira a promuovere una istruzione aperta e migliorare sostanzialmente la reperibilità e il riuso di pubblicazioni e dati di ricerca. L’iniziativa riunisce professionisti provenienti da biblioteche di ricerca, organizzazioni di istruzione aperta, esperti nazionali di infrastrutture informatiche e dati, ricercatori nel campo dell’informatica e delle normative, che mostrano la vera natura collaborativa di questo sforzo pan-europeo. Una rete di persone, rappresentata dagli sportelli nazionali di accesso aperto (NOAD), organizzerà attività per raccogliere i risultati del progetto H2020 e sostenere la gestione dei dati di ricerca. A sostegno di questo vasta estensione, c’è la piattaforma OpenAIRE, l’infrastruttura tecnica essenziale per riunire e interconnettere le raccolte dei risultati di ricerca su larga scala in tutta Europa. Il progetto creerà flussi di lavoro e servizi all’apice di questo prezioso contenuto dell’archivio, che consentirà una rete interoperabile di archivi (attraverso l’adozione di linee guida comuni) e un facile caricamento in un archivio universale (tramite Zenodo).
OpenAIRE2020 assisterà nel controllo dei risultati di ricerca H2020 e sarà l’infrastruttura chiave per la trasmissione delle pubblicazioni scientifiche di H2020 in quanto sarà liberamente accoppiato ai sistemi di back-end IT della CE. Il progetto pilota relativo ai dati di ricerca della CE sarà sostenuto attraverso una diffusione a livello europeo delle migliori pratiche di gestione dei dati di ricerca e attraverso Zenodo fornirà l’archiviazione dei dati a coda lunga. Altre attività includono: collaborazione con i finanziatori nazionali per rafforzare i servizi di analisi della ricerca infrastrutturale; un pilota APC Gold OA per le pubblicazioni del FP7 con la collaborazione di LIBER; nuovi metodi di revisione e pubblicazione scientifica con il coinvolgimento di hypotheses.org; uno studio e un pilota su indicatori scientifici relativi all’accesso aperto con l’assistenza di CWTS; studi delle normative per indagare questioni relative alla privacy dei dati rilevanti per Open Data Pilot; allineamento internazionale con le reti collegate altrove con il coinvolgimento di COAR.
Una licenza di pubblicazione è un accordo tra autore ed editore. A differenza di molti accordi di pubblicazione, non trasferisce il copyright dell’autore all’editore. Invece, l’autore conserva il suo copyright e concede all’editore una “licenza esclusiva per riprodurre e comunicare il lavoro accademico e alcuni altri diritti necessari per la pubblicazione”. Lascia all’autore il diritto di archiviare il suo articolo in un archivio ad accesso aperto.
Se, inoltre, desideri garantire che ad altri possano essere concessi ulteriori diritti per l’utilizzo e il riutilizzo del tuo lavoro, puoi chiedere all’editore di:
• rilasciare immediatamente il tuo lavoro sotto una licenza Creative Commons, o
• limitare il termine dei diritti esclusivi e rilasciare successivamente il proprio lavoro con una licenza Creative Commons.
Queste opzioni possono essere incluse nella licenza da pubblicare.
Diversi editori già combinano una licenza per pubblicare con licenze Creative Commons. Alcuni richiedono commissioni di elaborazione degli articoli per rilasciare il tuo lavoro in base a tali termini. Queste tasse possono essere pagate dal budget del progetto e sono pienamente ammissibili per il rimborso entro il periodo del progetto. Il JISC/SURF Copyright Toolbox fornisce un modello di licenza.
Se non hai accesso a un archivio compatibile OpenAIRE, un archivio istituzionale o un archivio tematico, Zenodo, ospitato dal CERN, ti consentirà di depositare il tuo articolo e/o i tuoi dati di ricerca. Zenodo espone i suoi dati a OpenAIRE, aiutando i ricercatori a rispettare le richieste di accesso aperto dalla CE e dagli ERC.
AFINET KC (e anche Zenodo) hanno un modello semplificato di unità dati. Un utente registrato può caricare un set di uno o più file che diventano una “copia” dei dati. Il file viene taggato con alcuni semplici metadati e viene quindi pubblicato sulla KC (e su Zenodo) che gli assegna un DOI permanente.
Ogni utente ha il controllo su ciascuna delle sue “archiviazioni” durante il processo di caricamento. Ogni archiviazione ha anche una pagina “record” pubblica che mostra i metadati. L’accesso ai file stessi è controllato dalla scelta del proprietario di una delle quattro opzioni di diritti di accesso:
Modello di accesso |
Descrizione |
‘aperto’ | Tutti i file sono immediatamente scaricabili dal registro pubblico per il caricamento. |
‘con embargo’ | Tutti i file sono scaricabili dal registro pubblico dopo l’embargo sui dati imposto dal proprietario. |
‘con restrizione’ | Altri utenti possono richiedere l’accesso ai file al proprietario originale attraverso Zenodo. |
‘chiuso’ | Altri utenti possono solo vedere i metadati dal registro |
La combinazione di queste opzioni significa che gli utenti possono facilmente controllare l’accesso ai loro dati a livello di archiviazione individuale. Rispetto a Dropbox o ad altri servizi di cloud, non c’è alcun problema se l’archivio si riempie.
Tutti i risultati di ricerca provenienti da tutti i settori della scienza sono i benvenuti. Nel modulo di caricamento è possibile scegliere tra tipi di file: pubblicazioni (libro, sezione di libri, articoli di conferenze, articolo di rivista, brevetto, stampa preliminare, rapporto, tesi, nota tecnica, documento di lavoro, ecc.), Poster, presentazioni, set di dati, immagini (figure, grafici, disegni, diagrammi, foto), software, video/audio e materiali interattivi come le lezioni. Si prega di vedere ulteriori informazioni nei Termini di Utilizzo e Regole di Zenodo.
Al momento accettiamo fino a XX MB per set di dati. Tuttavia, non vogliamo escludere casi di utilizzo più ampi. Se desideri caricare file più grandi, ti preghiamo di contattarci, e faremo del nostro meglio per aiutarti.
Sì, i tuoi dati sono archiviati nel nostro Knowledge Cloud e nel centro dati del CERN. Sia i file di dati che i metadati sono conservati in più repliche online indipendenti tra loro. Il CERN ha una notevole conoscenza ed esperienza nella creazione e gestione di archivi digitali su larga scala e fornisce un impegno a mantenere questi centri dati per raccogliere e archiviare 100s di PB di dati LHC man mano che il set crescerà nei prossimi 20 anni. Nell’improbabile eventualità che Zenodo debba chiudere le operazioni, garantiamo che trasferiremo tutto il contenuto in altri archivi idonei, e poiché tutti i caricamenti hanno DOI, tutte le citazioni e i link alle risorse di Zenodo (come i tuoi dati) non saranno influenzati.
TÉCNICO:
Per prima cosa, devi selezionare la categoria del contenuto che stai cercando. Queste categorie sono le seguenti:
- Tutte (valore di default)
- Pubblicazioni
- Dati di ricerca
- Progetti
- Persone
- Organizzazioni
- Fornitori di dati
Con la selezione della sottocategoria, hai la possibilità di ridurre il numero di argomenti rilevanti. Se non selezioni nulla di rilevante (Regione, Specie, Prodotto, Bestiame), l’elenco dei risultati sarà completo alla fine del processo di ricerca.
Quindi digita le parole chiave, che possono essere trovate nel contenuto, nel titolo delle pubblicazioni, negli insiemi di dati ecc. Che stai cercando.
Infine, si preme il pulsante Cerca e si ottengono i risultati pertinenti nel sito Web di OpenAIRE, in cui è possibile filtrare (ad esempio in base alla data) l’insieme di risultati.
I contenuti caricati (record) sono immediatamente indicizzati in OpenAIRE e quindi nel Knowledge Cloud (cioè dovresti essere in grado di vedere il record entro pochi minuti).
Il seguente contenuto è indicizzato in OpenAIRE:
• Pubblicazioni:
• tutte le pubblicazioni ad accesso aperto.
• pubblicazioni soggette a embargo, restrizioni o accesso chiuso se si collegano a una sovvenzione.
• Dataset:
• Tutti. Si noti che OpenAIRE espone solo i set di dati se il set di dati è
a) collegato a una pubblicazione in OpenAIRE o
b) collegato a una sovvenzione.
Per ulteriori informazioni guarda lo OpenAIRE Content Acquisition Policy.
Se la tua pubblicazione (articolo di giornale, articolo per conferenze ecc.) rappresenta della letteratura grigia, puoi caricarlo in un archivio tematico o in un archivio del tuo istituto.
Per creare file di caricamento, ci sono due modi specifici nella sezione di caricamento del Knowledge Cloud:
Questo è tutto!
Dovresti scrivere una e-mail (con allegato un documento) a una persona delegata, che si connette ad un paese coinvolto nel progetto o ad EURAF.
È necessario aggiungere i parametri richiesti (e consigliati o facoltativi), che descrivono il documento.
La persona delegata controlla il documento allegato e i parametri, quindi:
• se il documento e i parametri sono corretti, verrà caricato dalla persona di contatto;
• altrimenti: la persona di contatto invierà una segnalazione/lista degli errori (via e-mail);
Questa funzione è disponibile per tutti (senza registrazione/login).
Ti devi registrare e fare il login nella Knowledge Cloud per caricare i documenti, qui.
Durante il processo di caricamento, devi deigitare molti parametri importanti relativi al documento, ovvero autori, titolo, data di pubblicazione etc.
La persona di contatto selezionata controllerà il tuo documento e i parametri, quindi:
- se il documento è corretto, sarà caricato nell’archivio digitale dalla persona di contatto
- altrimenti: la persona di contatto ti invierà un report di errore